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Copyright Infragment - Imperialismo culturale & giuridico

Autore: Utente del forum ICE  |
Ultimo aggiornamento: 11 July 2025 |
Numero visualizzazioni: 292

Violare il copyright (millenium copyright) è un atto di libertà!

Sono un artista letterario al quale è stato violato il diritto d'autore da aziende più ricche. A causa di limiti del mondo commerciale che si riflettono irrimediabilmente (e non dovrebbero) sulla giurisprudenza, il copyright è pressoché palese essere un arma e scettro per esercitare egemonia. 

Ma il senso di questo secolo è da ricercare nel copyright, il segreto è tutto qui :

I ricchi possono rivendicare la violazione di copyright in quanto hanno le abilità, capacità, esperienza e mezzi per trarre profitto a fronte di tutti i costi (e legali) sostenuti. L'artista quasi sempre sin dalla notte dei tempi non ha mai soldi, perché ciò che fa è un opera d'arte e in lui l'arte nasce e muore. Ma un industria, un azienda che perseguita l'artista o ruba all'artista essendo superiore esclusivamente in potere, ignoranza e odio; 

può solo perpetrare avidità per l'avidità!

Poi ci sono artisti falliti e deviati che creano oligarchie all'ombra dei potenti per lucrare, perseguitare e minacciare con lo scettro del copyright, per potersi sentire vivi, per potersi sentire ciò che non saranno mai; importanti.

E le organizzazioni criminali che praticano contraffazione? Vi è una Nazione che con prodotti tossici si sta limitando a violare esclusivamente il copyright commissionando le opere ad artisti alienati e dominati, ma i nostri alleati e le multinazionali democratiche ignorano le organizzazioni criminali, ignorano questa Nazione e questi prodotti; perché anche loro sono ricchi e potenti in ugual misura.

E quindi perseguitano la loro gente, i figli dell'uomo timorato, perché è facile, perché è economicamente proficuo.

Tradotto & riassunto: il copyright minimamente difende i diritti dell'ultimo, ma fa gli interessi del ricco e della criminalità

Nonostante in Europa amiamo la giurisprudenza di tradizione romano-germanica e abbiamo anche nelle varie Regioni un attuazione ampiamente più equa, si applicherà sempre la giurisprudenza del più potente, anche sé in verità a giudicare dalla nostra mentalità di risparmio, conservazione, integrità e stabilità economica dovremmo essere noi ad imporre.

I processi sull'infrazione del copyright sono una gogna barbarica, perché la violazione del copyright resta sempre un reato debole e quindi le multinazionali hanno creato una vera e propria scuola/inquisizione al copyright. 

Facendosi sempre forte di quel dettaglio; quello di vincere sempre perché avendo più soldi.

Questo secolo va ricordato per quello di pirati, ma non pirati informatici, ma di pirati perché vedo tante bandiere; bandiere nere & bandiere rosse.

Che non cambiano minimamente questo equilibrio, per il quale il solito potente vince sia nella ragione che nel torto.

Posso capire di apparire tirannico, scorretto in quanto il discorso appare prepotente ed è per questo che io discuto, perché ho fiducia che qualcuno più intelligente e democratico possa prendere ciò che gli serve; e tutto il rancore possa essere seppellito.

Perché? Perché è per voi che discuto, perché un nuovo reato deve configurarsi, ovvero il reato d'ignoranza.

Io vi ho rappresentato la natura delle cose, ora ad una situazione già degradata si sovrappone l'IA che fa solamente il lavoro sporco. Se prima tu violavi il copyright, ora l'IA impara dai contenuti pubblici? 

Copia dai contenuti pubblici o che non vedete, che non volete vedere ma ci sono, ogni volta che volete essere un po' anime, l'IA copia veramente lo stile di disegno di un artista hentai violato, sotto-stimato, sotto-pagato e stigmatizzato.

Il reato ricadrebbe su chi ha dato l'input nonostante inconsapevole dell'evidenza, sull'azienda che ha programmato l'IA, sul programmatore dell'IA o sull'IA perché ha imparato

Ci inebriamo di fantasie e menzogne, intrappolandoci ed essendo noi stessi fautori delle nostre sofferenze per una depravazione molto più oscura e profonda di colui che disegna nudi. 

Per primo ho rappresentato il potere, poi l'ignoranza e infine...

Ho concretamente provato che le aziende e i cittadini di un nostro alleato extracomunitario, ci considerano inferiori, in particolare odiano il GDPR e sono pronti a umiliare qual ora qualcuno richieda la cancellazione dei propri dati, allora per favore in che modo secondo voi possono considerare la violazione dei miei diritti? Quando concretamente umiliano per le minime cose.

Ciò nonostante ben presto deterranno il monopolio dei social e di tutte le comunicazioni (tranne l'ECI grazie siete mozzafiato <3), detengono il monopolio di ciò che vediamo, di ciò che sentiamo e di ciò che creiamo...

No vabbè non esageriamo, però bisogna notare che una corposa parte della cultura pop per i più piccoli la detengono veramente loro.

L'artigianato sta per esplodere di nuove creazioni con le stampanti 3D, siamo ad un passo dal potere dar vita a tutto ciò che abbiamo la forza di immaginare, creando vera riqualificazione locale e sociale, ciò nonostante vi è censura, spettri e tormenti che minano il cammino di coloro che amo, tutti gli artisti che si cimentano nell'arrampicata verso lo sviluppo attraverso scienza, arte e genio.

Quindi in conclusione mi chiedo: 

Colui che ha creato l'opera ed è morto, era questo che voleva? Io penso che anche le cose che non esistono, quelle che abbiamo immaginato e portato nel mondo meritano diritti e dignità; 

per l'inviolabile rispetto dei defunti.

E nessuno può capire meglio l'autore dei suoi fan, perché puoi stare certo artista che un fan lo avrai sempre! E quel giorno nel quale noi daremo diritti all'immaginato, a tutto il creato, allora sarà giorno glorioso perché avremo ridicolizzato il buono e il malamente; 

non saremo più ipocriti ma umani migliori!
 

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Commenti

Utente del forum ICE  | 18 September 2025

Tengo a precisare che sono l'autore dell'argomento,

con grande gioia posso condividere con voi che l'Italia ha deciso di essere avanguardia per le regolamentazioni in materia di IA & Copyright. 

Nonostante la costituzione del reato di deepfake è bene far notare che questo non preclude ai criminali di "fingersi stupidi" e per tanto di fingere che non sapevano di star compiendo un crimine. Ma il "crimine di stupidità" è una criticità descritta in un altro argomento e per tanto mi ritengo soddisfatto dell'impegno verso il progresso e la tutela dei diritti fin qui dimostrata in materia di IA & Copyright.

Nonostante vengono tutelati gli editori/imprese dall'IA questo non implica che viene tutelato direttamente l'artista, ma si sottolinea che si sta stabilendo un quadro di sviluppo e per tanto non definitivo.

Era doveroso fare aggiornamento per educazione, trasparenza e informazione.