Il nuovo regolamento sull'iniziativa dei cittadini europei è arrivato ed è il prossimo passo importante verso questo strumento innovativo di democrazia partecipativa. La Commissione Juncker ha riconosciuto il valore dell'iniziativa dei cittadini europei "affinché i cittadini europei si facciano sentire... [e] chiedere alle istituzioni dell'UE di agire direttamente sulle questioni di cui si occupano realmente". Il nuovo regolamento facilita questo processo.
Avviare un'iniziativa
Il processo dell'iniziativa dei cittadini europei rimane un processo impegnativo per gli organizzatori dell'iniziativa. Un maggiore sostegno attraverso punti di contatto in tutti gli Stati membri e una piattaforma collaborativa gestita dalla Commissione sono sviluppi estremamente necessari. Un importante cambiamento tecnico consiste nel fatto che le commissioni possono ora essere entità giuridiche, il che riduce la responsabilità giuridica individuale degli organizzatori.
Di recente, l'approccio della Commissione alla registrazione di un'iniziativa è diventato più flessibile, in parte grazie alle sentenze pronunciate dalla Corte di giustizia europea nei suoi confronti. Il regolamento conferma questo approccio, con la registrazione parziale e la revisione delle iniziative ora possibili. Questo cambiamento positivo accresce il potenziale dell'ICE di contribuire al dibattito pubblico nell'UE. Tuttavia, vi è una domanda su come il processo di registrazione funzionerà nella pratica, per cui potrebbe essere necessario un ulteriore riesame.
Raccolta del sostegno
Gli organizzatori possono ora scegliere quando lanciare le loro campagne — qualsiasi data fino a sei mesi dopo la registrazione. Ciò contribuisce notevolmente alla pianificazione della campagna.
I requisiti di identificazione sono stati un grave ostacolo per i cittadini che desiderano sostenere le iniziative. Ora la prima opzione per gli Stati membri è quella di richiedere solo il nome, la residenza e la data di nascita, il che rappresenta un'importante semplificazione. Purtroppo, la piena standardizzazione non è ancora stata raggiunta e gli Stati membri hanno ancora una seconda opzione per richiedere un numero di identificazione da parte dei cittadini. Basare l'ammissibilità del sostegno sulla nazionalità significa anche che tutti i cittadini mobili dell'UE possono ora sostenere le iniziative, indipendentemente dal luogo in cui vivono.
La Commissione metterà a disposizione un sistema centrale online per la raccolta del sostegno a tutte le iniziative, che ridurrà sia i costi per gli organizzatori che la complessità per gli Stati membri. L'esclusione dei sistemi individuali di raccolta ha tuttavia deluso alcuni nella società civile.
L'età per sostenere un'iniziativa può ora essere fissata a 16 anni se uno Stato membro lo desidera, anche se, senza l'obbligo di farlo, vi possono essere pochi cambiamenti.
Presentazione e impatto
La Commissione mantiene il controllo giuridico sull'impatto di un'iniziativa coronata da successo e non vi è alcun obbligo per la Commissione di agire. Tuttavia, vi sono alcuni sviluppi positivi in termini di potenziale influenza politica di un'iniziativa. Gli organizzatori presenteranno le iniziative coronate da successo in una riunione con la Commissione e in un'audizione al Parlamento europeo, che terrà anche un dibattito in Aula sulle proposte di iniziativa dei cittadini europei che hanno avuto esito positivo. Anche il periodo di esame è stato esteso a sei mesi. Si spera che questi cambiamenti aumenteranno l'influenza politica dell'iniziativa dei cittadini europei, che finora rappresenta una delle principali carenze.
Nel complesso, il regolamento rappresenta un passo avanti positivo per la democrazia partecipativa dell'UE. L'iniziativa dei cittadini europei, tuttavia, è ancora molto giovane e deve continuare a evolvere, in particolare l'importante fase finale in cui si decide l'impatto di un'iniziativa sulle politiche dell'UE. Il nuovo regolamento ha fissato quattro anni di tempo per aspettare il futuro sviluppo di questa importante parte della democrazia dell'UE.
Partecipanti
Dott. James OrganScuola di giurisprudenza e giustizia sociale, Università di Liverpool
Le opinioni espresse nell'ambito del forum ICE rispecchiano esclusivamente il punto di vista dei loro autori e non possono in alcun modo essere interpretate come una posizione della Commissione europea o dell'Unione europea.

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